UN MONACHESIMO INTERIORIZZATO

A Villa del Palco, la proposta di un’esperienza contemplativa
accessibile a tutti gli stati di vita

In un tempo di crisi come quello attuale, si fa sentire un crescente desiderio di fare esperienza di una vita “contemplativa”, anche al di fuori di una comunità monastica in senso istituzionale. È il risveglio della componente spirituale appartenente all’uomo, che esige un modo di spiritualizzare il ritmo quotidiano della vita.
Il “monachesimo interiorizzato” rappresenta una risposta alla richiesta di forme di vita contemplativa accessibili a tutti gli stati di vita. Ancor più profondamente, rappresenta una risposta alla natura stessa dell’uomo. La costante ricerca della Verità o dell’Assoluto, lungo tutta la storia dell’umanità, dimostra come è insita nel cuore umano l’aspirazione al trascendente. La parola monaco (da “monos”, uno) richiama il senso di “unità” che l’uomo cerca in se stesso. Secondo Pannikar “L’ideale del monaco voleva essere quello dell’uomo integrale, l’uomo completo che aspirava a essere nella sua persona il microcosmo che rispecchia l’universo intero, il
macrocosmo…”
Il monaco è quindi un archetipo di ogni essere umano che cerca anzitutto di fare unità nella sua vita.
Un autore contemporaneo lo descrive come, “…un atteggiamento interiore che permette di vedere la vita come manifestazione del sacro in tutte le sue forme.”
Questo è monachesimo interiorizzato da coltivare nelle nostre case.